Il cambiamento climatico e l'ambientalismo divennero presto argomenti di dibattito politico: dagli anni 70' in poi, infatti, iniziarono a nascere movimenti e partiti i quali ideali fondamentali erano la preservazione dell'ambiente e la sensibilizzazione rispetto a tematiche ecologiche.
Progressivamente questi partiti iniziarono a ottenere sempre più consenso, tanto da iniziare ad essere un vera e propria forza politica. In Germania il partito "I Verdi" fu il primo in Europa a partecipare a un governo, seguiti poi da Francia e Belgio. In tutto il mondo, c'è stata un'esplosione dei partiti verdi negli ultimi trenta anni ed esistono ora nella maggior parte dei paesi con sistemi democratici: dal Canada al Perù, dalla Norvegia al Sud Africa, dall'Irlanda alla Mongolia. Vi è una rappresentanza verde a livello nazionale, regionale e locale in numerosi paesi in tutto il mondo. Emblematica l'elezione a Presidente della Repubblica in Austria di Alexander Van Der Bellen, leader per tanti anni dei "Verdi".
E in Italia?
La prima storica organizzazione politica di stampo ambientalista fu la "Federazione dei Verdi" (FV), costituitasi a Genova nel 1985 grazie all'unione di varie liste civiche sensibili all'argomento.
A differenza degli altri paesi, in Italia non è mai esistita una fazione ambientalista abbastanza forte da avere un effettivo peso politico. Nonostante tutto, i temi ambientali ed ecologici sono ripresi spesso e volentieri da partiti che spaziano dal centro-sinistra alla sinistra estrema (come, ad esempio, "Sinistra Ecologia Libertà" e "Rifondazione Comunista").
Se esistono fazioni che sostengono l'assoluta importanza del limitare il cambiamento climatico, esistono anche fazioni completamente opposte: è il caso di molti membri del Partito Repubblicano (GOP) negli Stati Uniti. I repubblicani sostengono che non v'è necessità di agire contro una minaccia che essi ritengono non provata, mentre i democratici tendono a imporre delle misure di controllo sui gas serra per limitare il riscaldamento globale. I punti maggiormente controversi sono: gli impatti sociali e ambientali del riscaldamento globale; le soluzioni appropriate al problema; se le teorie e i dati attuali siano sufficienti per prendere delle decisioni.
Il 45° Presidente degli U.S.A. Donald Trump è, ad esempio, uno degli scettici del cambiamento climatico più noti.